Oggi è un giorno speciale.
Oggi è un giorno speciale.
Oggi è il compleanno del mio papà:)
Ne avrebbe compiuto 83 se quel 12 aprile di ventisette anni fa non avesse stravolto la mia adolescenza.
Avevo compiuto 16 anni da una settimana: piena adolescenza, pieno egoismo.
Non ricordo cosa feci quella giornata, tempo passato senza fretta, senza ricordi troppo importanti per essere impressi nella mia mente.
Andai a dormire figlia e mi svegliai orfana di padre.
Di quel padre che era stato un poco assente negli ultimi anni ma che stava cercando con tutto se stesso di ricostruire un rapporto, che stava cercando di creare ricordi…
Mi ci sono voluti quindici anni ma ora so che nulla succede per caso e che lui mi segue tutt’ora, vede le mie bimbe, le sue nipoti lucenti ed è estremamente orgoglioso di noi.
L’assenza fisica non vuol dire assenza di amore, di anima, di emozioni.
Lui che era nato in pianura, dove le montagne si vedono solo come piccole creste al confine: quasi una da cornice.
Lui che si era avvicinato alle vette fino a toccarle e che le aveva fatte sue.
Lui che nelle foto impolverate che giacciono in fondo ai cassetti mostra solo il profilo perché lo sguardo era troppo impegnato a scrutare l’orizzonte e altre vette da inseguire.
Lui che quando ero piccola portava spesso gelato per cena e i pasticcini la domenica erano d’obbligo.
Lui che credo fosse goloso come me.
Mi sono chiesta che dolce potesse amare perché nei ricordi sfocati non trovo una risposta e quindi ho messo insieme delle piccole tessere come di un puzzle e ho riprodotto un dolce che sicuramente ritrovava spesso nei rifugi, un dolce della tradizione montana, un dolce profumato e casalingo.
Ed ecco lo strudel con frolla, tipico dell’Alto Adige con l’uvetta imbevuta nella grappa che lui amava tanto.
E me lo immagino mentre si scaldava al fuoco di un camino, con gli scarponi e la camicia che lo contraddistinguevano con una fetta di strudel sulle gambe mentre sorseggia del tè, come faceva sempre…
In questa giornata speciale vola un ricordo senza malinconia e come ogni festa che allegria sia!
E non posso sapere se mio padre sarebbe diventato intollerante o meno, credo comunque che la versione dello strudel senza glutine e senza lattosio gli sarebbe piaciuta!
Per la frolla:
1 uovo
45 grammi di olio di riso o mais
80 grammi di farina di mandorle *
115 grammi farina di riso finissima *
20 grammi amido di riso *
50 grammi di miele di acacia (oppure 50 grammi di zucchero)
Per il ripieno:
3 mele mondate (io prediligo mele acidule)
50 grammi di zucchero
30 grammi di uvetta messa in ammollo per qualche ora nella grappa
50 grammi di pinoli tostati
qb cannella (io ho fatto diventare le mele scure da quanta ne ho messo)
1 limone biologico per la scorza e per il succo
30 grammi di farina gialla istantanea*
1 tuorlo con un cucchiaio di latte vegetale per spennellare
*ingredienti a rischio contaminazione per celiaci
Accendete il forno a 180 gradi
Con una forchetta sbattete l’uovo con l’olio fino a farli amalgamare molto bene così l’olio non tenderà a separarsi in cottura.
Aggiungete il miele e continuate a mescolare.
Ora unite le farine e l’amido di riso e mescolate fino a farli incorporare poi proseguire con le mani. Create una palla ben omogenea ma non lavorate troppo l’impasto, solo quanto basta per rendere la frolla compatta.
Nel caso fosse ancora appiccicosa aggiungete pochissima farina di riso perché dipende dalle dimensioni dell’uovo.
Stendete la frolla su un foglio di carta forno leggermente infarinato.
Formate un rettangolo abbastanza regolare e sottile ma non troppo, altrimenti si romperà.
Tagliate le mele a fettine sottili e ponetele in una terrina capiente bagnandole con il succo di metà limone.
Aggiungere l’uvetta strizzata molto bene, lo zucchero, i pinoli, la scorza del limone e la quantità di cannella che volete. Mescolate con cura.
Aggiungete anche la farina gialla che servirà per assorbire l’umidità.
Mettere il ripieno al centro del rettangolo e formare una striscia di mele.
Aiutandovi con la carta forno chiudere prima un lato dello strudel, portando la frolla sopra le mele e poi facendo la stessa cosa con l’altro lato.
Sigillare bene le estremità per non far uscire il ripieno.
Io ho preferito che la chiusura rimanesse in basso, attaccato alla teglia quindi ho ribaltato lo strudel sulla leccarda con un altro foglio di carta forno (fatelo con estrema delicatezza: io ho fatto come se fosse una frittata appoggiando sopra la teglia!)
Spennellare con il tuorlo amalgamato con il latte e infornare per circa 35 minuti.
Il profumo che si sprigionerà per casa sarà incredibile. Inoltre oggi è il Cake Day, il giorno dedicato alle torte da forno e con altre blogger abbiamo creato un gruppo per festeggiare.
Sono nate tante torte bellissime e golosissime tutte rigorosamente SENZA LATTOSIO e se volete vederle tutte potete seguire gli hashtag #cakeday #lactosefree #cakedaylactosefree. Nei prossimi giorni vi mostrerò che belle torte hanno creato.
Certo che lo avrebbe gradito❤
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Che meraviglia e che bontà lo strudel! Un dolce che adoro e che profuma di casa.
Grazie di cuore per aver partecipato al cake day, è stato un piacere collaborare in questa occasione.
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Per me è stato bellissimo partecipare,soprattutto con un dolce per me così speciale!!
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Che bella questa dichiarazione d’amore verso tuo padre! ❤️
Penso avrebbe gradito molto questo strudel! 😉
A me piace di sicuro… Adoro le mele e lo strudel fa tanto casa, famiglia e camino acceso.
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Grazie, per me il 17 marzo è sempre un giorno importante.
E’vero, lo strudel fa tanto famiglia riunita!!!!
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Che ricetta fantastica! Bello anche il tuo racconto. Non sapevo della farina di mais per assorbire l’umidità, in effetti quando cuocio lo strudel mi rimane un po’ molle perché le mele rilasciano liquido.
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Grazie della visita! Sono contenta che ti sia piaciuta. La ricetta originale prevede pane grattato ma anche la farina gialla istantanea va benissimo 😊
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